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L’arte e la sostenibilità ambientale: i green influencer

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Arte e sostenibilità

L’arte ambientale nasce dai sentimenti e la ragione verso l’ambiente e l’arte. Numerosi artisti provenienti da discipline differenti, sono stati ispirati dalla Natura, utilizzando materie prime per le loro opere d’arte, trasmettendone la bellezza e incoraggiandoci a prendercene cura.

Gli esseri umani oltre ad esprimersi attraverso le parole hanno imparato ad esprimersi utilizzando le meraviglie del nostro pianeta.

Basti pensare ai dipinti nelle grotte del Paleolitico fino alle fotografie ad alto impatto del regno animale. Tuttavia, la crisi ambientale che stiamo vivendo ha spinto gli artisti verso un nuovo movimento che va oltre il semplice racconto e la semplice illustrazione della natura come avveniva in passato, trasformando la natura stessa in un’opera d’arte.

Solitamente,  la prima cosa che viene in mente quando si pensa alla natura sono i paesaggi. Questo genere di dipinto è molto popolare in Asia dai tempi antichi, successivamente divenuto popolare in Olanda durante il periodo barocco e, quindi, esportato in altri paesi.

La natura è altresì un tema ricorrente nelle arti visive. Basti pensare ai giardini di Versailles (Francia) fino alle fotografie presenti nel Yosemite National Park negli Stati Uniti.

L’Arte ambientale comprende sia i generi “traditional” che l’arte moderna. Il nuovo approccio verso l’arte è emerso alla fine degli anni ’60, e a differenza dei classicinon si limita solo al dipingere un paesaggio oppure l’inclusione dell’ambiente nelle creazioni.

Ma è l’ambiente  stesso che diventa un’opera d’arte, richiamando l’attenzione sui danni che stiamo causando all’ambiente e invitandoci ad agire.

L’inquinamento dell’aria e degli oceani, il riscaldamento globale, la deforestazione e le conseguenze dei consumi di massa per l’ambiente, sono alcuni tra gli elementi di cui si occupa l’arte ambientale contemporanea attraverso la fotografia, la pittura, la recitazione, la danza e la scultura. L’ECOART utilizza per la rappresentazione materiali come la terra, le pietre, le foglie e i rami

Lo scopo principale dell’Arte ambientale è quello di: 

– incoraggiare la partecipazione e la comunicazione per proteggere la natura;

– far nascere la consapevolezza  dei pericoli che sta affrontando il pianeta e promuovere azioni per la sua conservazione;

– incentivare l’impegno politico per combattere il riscaldamento globale e il suo impatto sul pianeta.

L’Arte ambientale include in sè altri movimenti simili come l’arte ecologica, l’arte povera e l’arte del suolo. Quest’ultima modifica i paesaggi con delle installazioni di arte in larga scala, come, ad esempio, le spirali giganti, le fosse e le rampe create utilizzando il suolo stesso oppure materie naturali, per ispirare le emozioni di coloro che le vedono. I primi esempi di arte del suolo sono apparsi negli Stati Uniti alla fine degli anni ’60 e, in linea generale, le opere sono cambiate fino a scomparire del tutto a causa dell’erosione.

L’arte povera è nata in Italia nello stesso periodo dell’arte del suolo ed è caratterizzata dall’uso di materiali “poveri” che sono facilmente reperibili, come la terra, le pietre, le piante. La motivazione è quella di provocare il pensiero lavorando con i materiali e osservandone le qualità specifiche. Queste sono opere che rifiutano il lato commerciale dell’arte, sono opere che si trasformano nel tempo mentre i materiali si deteriorano.

Oggi che la tematica della cura del nostro pianeta ci sta molto a cuore è fondamentale pensare al modo di produrre l’arte stessa. A tal proposito è utile citare un’importante artista, Elena Paroucheva,  in grado di realizzare opere d’arte semplicemente con l’utilizzo del vento e della sua energia. Il suo successo è legato soprattutto all’utilizzo creativo dell’energia elettrica applicata alle forme d’arte.

Nascono così con la sua arte,  le “sculture del vento” e la wind art che realizza progetti che trasformano strutture e oggetti legati alla produzione elettrica proveniente dall’energia del vento in opere d’arte.

Tra le opere d’arte più popolari dell’artista ci sono quelle che integrano le forme delle strutture di produzione e trasmissione energetica (come ad esempio i tralicci) alla rappresentazione di figure umane.

Ondine è una delle più famose: la scultura, formato da un pilone in rame, ha la forma di una giovane donna con gioielli, posizionati lungo il collo e sul polso sinistro.

A differenza dei tratti del corpo e del viso, ottenuti attraverso le saldature di rame rosso, i gioielli sono composti da una serie di turbine eoliche perfettamente funzionanti!

Le sculture, pensate per unire arte e sostenibilità ambientale, sono immerse nel paesaggio naturale e colpiscono lo spettatore per il modo in cui si integrano armonicamente. Tra di esse è interessante l’utilizzo dell’energia eolica nell’enorme scarpa con tacco posizionata in campo aperto e nell’angelo rosso alle spalle di un grattacielo alla periferia di Parigi.

Il progetto Electric art

Electric Art nasce nel 1999 come progetto creativo dedicato all’installazione di opere realizzate con fonti di produzione energetica. L’obiettivo è quello di sperimentare forme d’arte sostenibili attraverso l’utilizzo di materiali induttivi sostenibili in grado di integrare la cura del paesaggio (urbano e naturale) con le necessità produttive.

 Chi sono e cosa fanno i green influencer

Negli ultimi anni, sempre più giovani, si stanno interessando con grande sensibilità e curiosità alle tematiche dell’ ambiente e della sostenibilità. In modo particolare i temi che più hanno a cuore sono il risparmio energetico, il riutilizzo e il riciclo. L’utilizzo della tecnologia e dei social network non fanno altro che amplificare e diffondere stili di vita e atteggiamenti all’insegna della sostenibilità e dell’impatto zero nei confronti dell’ambiente. Nel 2020 in Italia sono stati pubblicati sui social network 69.300 contenuti che avevano almeno un hashtag sul tema della sostenibilità il 40% in più rispetto all’anno prima.Il social ad ottenere maggior successo è instagram.

I green influencer sono i nuovi ambasciatori che promuovono diverse tematiche, dal food alla moda e utilizzano la rete e i social media per promuovere una serie di comportamenti tesi alla salvaguardia dell’ecosistema e a un rapporto più armonico tra uomo e natura. Tra questi la lotta all’inquinamento di terra, aria, mare e il consumo consapevole e senza sprechi. Il green influencer diventa quindi non solo un modello a cui ispirarsi per vivere in maniera sostenibile ma anche per trovare informazioni fuori dai canali tradizionali e sviluppare maggiore consapevolezza su cosa è veramente ecosostenibile e cosa non lo è.

Il boom dei green influencer tra i  nuovi modelli di business

Il  nuovo modello di business ispirato ai green influencer si sta insediando anche tra le aziende che scelgono sempre più spesso di farsi conoscere appoggiandosi alla popolarità ma anche all’integrità dei nuovi portabandiera dell’ambiente, che hanno fatto della sostenibilità il loro stile di vita.

Su 69.300 post solo l’1,43% è sponsorizzato, segno che c’è ancora molto spazio e opportunità per le aziende che vogliono condividere la loro green value, promuovendo non solo prodotti ma anche valori green. Da qui la scelta di appoggiarsi non a influencer generici, seppur più popolari in termini di seguito, ma a vere e proprie personalità green, capaci di dare validità all’azienda attraverso la propria persona.

La sostenibilità e l’attenzione al risparmio energetico è sempre più importante anche all’interno delle mura domestiche. Se vogliamo risparmiare sulle bollette di casa, una buona soluzione è quella di scegliere le migliori offerte luce  e gas, preferendo le offerte green che sfruttano le energie rinnovabili. Se stiamo per traslocare in una nuova casa dove il contatore non è presente dovremo fare richiesta per un primo allaccio delle utenze. Se invece il contatore di luce e gas è presente ma disattivato dovremo fare richiesta per un subentro delle utenze. Prima di trasferire la linea internet domestica occorrerà verificare inoltre la copertura fibra e adsl presso la nuova abitazione e attivare la migliore offerta internet casa.

I top green influencer in Italia

Il Sole 24 ore ha stilato una classifica dei top green influencer italiani, le personalità più seguite sui social network che mostrano, giorno dopo giorno, come ridurre il proprio impatto ambientale, aumentare la consapevolezza delle nostre azioni quotidiane e, in generale, adottare uno stile di vita più sostenile.

Tra i green influencer più seguiti in Italia, occorre citare Camilla Mendini, Camilla Mendini  è una fashion designer e attivista ambientale, che si occupa della promozione di contenuti di moda e di beutycare in ottica sostenibile. Attiva su Instagram, Youtube e con un blog, conta oggi una community da oltre 50mila followers(su instagram Carotilla). Ha lanciato recentemente un brand ecosostenibile, Amorilla. Diversi suggerimenti per la cosmesi e la cura del corpo si trovano su Eco Tips, mentre sul tema dei rifiuti, consigli e informazioni utili si trovano su Rete Zero Waste, una community che tocca diversi temi, dalla moda sostenibile alla raccolta differenziata, sempre con l’obiettivo zero spreco.

Il food rappresenta una delle tematiche più popolari per parlare di sostenibilità, ponendo l’accento su stagionalità, biologico e chilometro zero. Tra i green influencer più seguiti nel food troviamo lo chef stellato Norbert Niederkofler, un punto di riferimento a questo proposito anche per la rassegna che ha ideato, Care’s The Ethical Chef Days, che ogni anno riunisce alcuni degli chef più attenti al tema della cucina etica. Per consigli pratici e ricette amiche dell’ambiente si può anche seguire Lisa Casali, testimonial del WWF per quanto riguarda un’alimentazione dal ridotto impatto ambientale e promotrice della pesca sostenibile.

Sostenibilità e maternità si incontrano su Greenwomam, un profilo ricco di spunti per crescere un figlio in modo sostenibile, mentre il profilo Instagram di Storie Sfuse offre interessanti spunti plastic free.

Infine occorre citare la conduttrice Tessa Gelisio che, fra le molte iniziative green, è presidente della forPlanet Onlus e autrice del blog Ecocentrica, e Lucia Cuffaro, volto di Rai1 e autrice del blog Autoproduciamo dove è possibile trovare anche consigli per produrre cosmetici green.

 

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