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IL MONDO FANTASTICO di Jorge Carruana

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Pittore, illustratore, grafico, fumettista, caricaturista e regista cubano. Un vero e proprio artista a tutto tondo, Jorge Carruana,  nato a l’Avana nel 1940, nel culmine dell’influenza americana sull’isola.
L’intera produzione artistica di Jorge è caratterizzata da una freschezza e modernità non comuni, i colori sono sempre molto accesi, i personaggi ben definiti e le ambientazioni un pò fantastiche sembrano venir fuori dai cartoni animati classici del suo tempo. Anche dal punto di vista tecnico J. Carruana può essere considerato un precursore dei suoi anni, la sua grande preparazione lo porta infatti a spaziare nell’utilizzo di tecniche sempre differenti, tempera, olio, pastello e matite colorate.
L’artista ripropone personaggi della sua infanzia collocati in un mondo fantastico, quasi onirico ma specchio e metafora della realtà di quegli anni. Con il passare degli anni, lavorando nel mondo dello spettacolo e dell’arte in generale, Carruana inizia a vedere i grossi limiti del sistema dell’epoca e matura la consapevolezza che la nuova Cuba non gli avrebbe dato la possibilità di esprimersi e crescere come avrebbe desiderato.

Per questo il 1968 segna un momento fondamentale nella sua vita, l’artista, fortemente deluso e in totale disaccordo con il percorso del processo rivoluzionario, quello stesso anno decide infatti di abbandonare l’isola insieme a Myriam Acevedo, importante attrice cubana e compagna di vita, con cui condivide ideali e posizioni politiche che segneranno fortemente il loro percorso e soprattutto, l’opera di Jorge.
Lasciando Cuba, Carruana lascia infatti anche il mondo dell’animazione ed è a questo punto che la pittura diventa la sua prima forma d’arte.
Nella ricerca artistica di Jorge si riscontrano tematiche ricorrenti come l’esperienza politica e l’esilio, l’influenza mediatica americana con i cartoni animati quasi sempre protagonisti delle sue creazioni; la sua ossessione per la guerra, che considerava inutile ed estenuante per l’umanità; la preservazione della natura, il tutto condito con una presenza erotico/sessuale molto esplicita, volta a esprimere il suo dissenso rispetto al falso moralismo della società moderna. L’utilizzo di elementi come la mucca, definita dallo stesso artista “testimone innocente”, le porte e le finestre, “custodi della individualità”, le proiezioni come “denuncia di un mezzo tecnologico (i mezzi di informazione di massa) che può portare alla perdita della individualità”, sono un’altra costante nelle sue creazioni.

Il lungo peregrinare in Europa rappresenta un tappa fondamentale nella vita di Jorge perchè finalmente entra in contatto con intellettuali di spicco come Gabriel Garcìa Marquez, Julio Cortàzar e Guillermo Cabrera Infante, scrittore esiliato cubano e premio “Cervantes” con il quale collabora creando la copertina di alcuni dei suoi libri più importanti pubblicati dalle editoriali Marlowe (EU) ed Alfaguara (Spagna).
A partire dal 1986 Jorge sceglie come principale mezzo espressivo l’aerografo, strumento di precisione che gli permette di creare linee molto sottili, campiture di colori uniformi e toni sfumati, spinto da un forte desiderio di andare fuori dagli schemi e di non sottostare alle regole morali, sociali e politiche della società in cui viveva, anche il supporto viene infatti completamente modificato, costruito e sezionato dall’artista stesso, in forme irregolari su supporti in legno. L’artista ha continuato a produrre instancabilmente fino alla morte, avvenuta a Roma nel 1997, e la collezione attuale della sua opera si vede arricchita di più di 200 opere su diversi supporti.

 

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