Conosciuto a livello internazionale grazie alle sue sorprendenti opere di strada, l’artista spagnolo Pejac, classe 1977, ha ottenuto nel corso del tempo largo successo ed importanti riconoscimenti.
Le sue opere infatti, non si trovano unicamente “open air”, ma anche presso collezioni pubblilche e private.
Dopo aver completato il suo percorso artistico presso l’Accademia di Belle Arti di Milano ha iniziato ad esprimere il suo talento, dimostrando uno stile del tutto originale che nel tempo è divenuto sempre più lineare, semplice ed asciutto.
Si potrebbe dire che sia concettuale come Bansky anche se le sue creazioni hanno un tratto assolutamente unico e riconoscibile. Dotato di una grande immaginazione crea personaggi e paesaggi puliti, utilizzando pennelli, matite, colori acrilici e carta vetrata, ottenendo una vera fusione delle sue creazioni con l’ambiente.
Di recente l’artista ha sperimentato una tecnica nuova, trasferendo le sue silhouettes dai muri di città ai lucidi cristalli delle finestre. L’idea gli è venuta nella sua casa di Valencia, piena di finestre ma sprovvista di tende.
Dapprima ha applicato sul vetro delle piccole immagini di carta facendole giocare con il panorama circostante, con gli oggetti sullo sfondo, con il cielo e le nuvole. Successivamente ha arricchito lo spazio incorniciato dagli infissi della sua casa creando illusioni ottiche dal sapore onirico: alberi che crescono sui palazzi, pescatori di nuvole, altalene sospese, equilibristi. Il risultato è stato assolutamente inaspettato, un piccolo universo fatto di forti contrasti. Le sue opere, socialmente e politicamente impegnate, spaziano da piccoli interventi, come le silhouette su vetro appena citate, ai grandi pezzi murali.
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