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L’ANIMA SENZA VELI nelle opere di Luca Tombolini

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Utilizza il paesaggio come rappresentazione visiva di uno stato interiore, rapportando lo spazio ed il tempo al proprio io. Si tratta dell’artista milanese Luca Tombolini che attravero l’immagine fotografica percorre un viaggio nel profondo di se stesso. L’alternarsi di stagioni, luci e colori regalati dalla natura, consentono di utilizzare scenari talvolta impensabili per esprimere emozioni e sensazioni sempre diverse.

Il fotografo ha dichiarato: “L’inquadratura e la composizione nelle mie immagini si basano sulla combinazione di forme simmetriche scovate tra i modelli naturali che mi è capitato inconsciamente di scegliere.” e ancora “La mia ricerca parte da una fascinazione pre-fotografica per i paesaggi desertici, gli scatti sono quindi uno specchio dell’evolversi di tale ricerca attraverso viaggi in queste zone.” Il deserto in particolar modo, si presta a parer dell’artista, a far emergere quello che si è nel profondo dell’anima, senza maschera alcuna, in quanto rappresenta un luogo in cui liberare la mente senza lasciarsi distrarre dai ritmi frenetici della nostra società.

E proprio nel deserto dove apparentemente non c’è nulla, Tombolini, attraverso i suoi scatti, cerca di catturare la poesia dell’anima nella sua immensità.
Così le sue stampe su larga scala, danno la possibilità, a chi osserva, di guardare oltre, sognando di luoghi lontani, apparentemente irraggiungibili in cui riscoprire noi stessi.

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